Articoli su Dario Dall'Olio:
Torna alla pagina principale degli articoli


Articolo sul mensile "LaPagina di Belluno" Maggio 2009
relativo agli incontri culturali presso Hotel Villa Imperina Agordo:



Una stagione all'insegna della cultura e dell'arte all'Hotel Villa Imperina Gli incontri a Villa Imperina
Fu la dimora anche di Achille Beltrame, autore delle copertine della Domenica del Corriere


In un luogo che profuma di storia, non poteva che partire un lusinghiero progetto d'ospitalità culturale. Si tratta dell'Hotel Villa Imperina, magnifica dimora storica collocata a pochi passi dal bel centro di Agordo. Dove nei mesi scorsi hanno avuto luogo ben otto appuntamenti-incontri con l'autore organizzati dall'artista zumellese Dario Dall'Olio. «Ci siamo resi conto – racconta Danila, titolare del complesso alberghiero – che la casa già villa di vacanza oltre un secolo fa di Magno Magni, l'allora proprietario delle miniere in Valle Imperina, è sempre stata aperta all'ospitalità di artisti e letterati. Basti pensare a quel Achille Beltrame che proprio qui, con un'ampia produzione di immagini dell'Agordino, ha iniziato la sua lusinghiera carriera coronata da oltre 4 mila tavole per la Domenica del Corriere. Affreschi e scritte che impreziosiscono la dimora, sono state scoperte e valorizzate nelle recenti fasi di restauro, tanto da consentire di riappropriarci della più storica etimologia di Villa Imperina, dopo la precedente denominazione di Hotel Milano”. Sulla base di queste premesse, era doveroso attivare nuovi punti di aggregazione e studio, in un'ottica di valorizzazione di un'ospitalità d'eccellenza. Ne è scaturito un programma che ha indagato tra i temi della cultura locale. A cominciare dal contributo di Franco De Bon, esperto in fauna alpina che ha proposto una relazione corredata di immagini spettacolari dei segreti dei boschi e dei pascoli. Eugenio Padovan ha illustrato rapporti e transiti in un affascinante tema dell'archeologia con le sue testimonianze d'una quotidiana ricerca ovunque nelle valli, basti pensare all'importanza della sepoltura di Mondeval. Alleghe, i suoi misteri nella letteratura, teatro e cinema è stato con il giornalista-scrittore Toni Sirena e il suo recente volume “I delitti di Alleghe. Le verità oscurate” dove l'autore rimette in discussione la storia dei delitti di Alleghe ma soprattutto, per la prima volta, ricostruisce documenti alla mano la vicenda giudiziaria che tra il 1958 e il 1960, sollevò grande scalpore e si trasformò in un clamoroso caso nazionale. La rassegna di febbraio si è conclusa con Giuliano Dal Mas e i suoi qualificati collaboratori del recente libro “La conca Agordina Cuore delle Dolomiti” vista fra storia, ambiente e arte. Con un panorama di dati e immagini veramente notevole. Il programma di marzo è proseguito con un recente libro di successo “Le donne di Jean Pierre Rosati psichiatra” di Bruno Pittarello, in un'indagine antropologica non del tutto romanzata. Ospite di seguito quel Albino Mezzacasa noto per le sue storie della Val la tremenda Boa di acqua e fango che distrusse La Valle Agordina nel '700 e apprezzato scultore del legno. E ancora “W l'Impereur” il libro di Paolo Doglioni presentato dallo stesso autore nella veste di storico, in una rara pausa dagli impegni come presidente della Camera di Commercio di Belluno. Non poteva mancare la presenza di due affermati architetti, Valter Salton e Antonio Pollazon, che vent'anni fa redigendo la Tesi universitaria dedicata alle miniere di Valle Imperina, aprivano il corso di quel lusinghiero recupero d'archeologia industriale. Un progetto ancora in corso d'opera che prosegue con il recente incarico di valorizzare anche le cavità e i pozzi, per consentire un'affascinante visita del sito anche sottoterra. Tutte le serate sono state un'occasione per presentare una serie di piatti artistici curati da Lucia e Edy Pellizzari, ceramisti di Mel. Danila Cattai, nel ringraziare relatori, ospiti ed enti patrocinanti (Provincia di Belluno, Comune di Agordo, Comunità montana agordina), ha ribadito la centralità dell'Hotel nell'ottica di valorizzazione del territorio. Anche alla luce della recente adesione del Circolo Wigwam di Padova, che riunisce oltre trecento strutture analoghe, in un circuito virtuoso di ambito internazionale, preludio di nuovi appuntamenti con il mondo dell'arte.

Giacomo Alberti
Home Page